IL VIAGGIO PIÙ LUNGO. La deportazione ad Auschwitz degli ebrei di Rodi e Kos.
a cura di Marcello Pezzetti
In occasione dell’ottantesimo anniversario della deportazione degli ebrei di Rodi, la Fondazione Museo della Shoah presenta la mostra “Il viaggio più lungo. La deportazione ad Auschwitz degli ebrei di Rodi e Kos”, un’esposizione di grande rilievo curata da Marcello Pezzetti , uno dei massimi esperti in Italia sulla storia della Shoah.
Questa mostra, che si terrà presso la Casina dei Vallati dal 20 settembre 2024 al 7 gennaio 2025, rappresenta una rara opportunità per approfondire uno degli episodi più drammatici e meno conosciuti della storia della Seconda Guerra Mondiale: la deportazione degli oltre 1.700 ebrei sefarditi di Rodi e Kos ad Auschwitz-Birkenau . Si tratta del viaggio più lungo mai intrapreso dalle vittime dei campi nazisti, un percorso che, dall’isola di Rodi nel Mar Egeo, portò migliaia di persone alla morte.
La mostra è suddivisa in tre sale al primo piano della Casina dei Vallati e offre un’esperienza immersiva e toccante grazie alla combinazione di una rigorosa ricerca storica e di materiali visivi e multimediali. Attraverso pannelli esplicativi , fotografie d’epoca degli anni ’30 e filmati inediti con le testimonianze dei sopravvissuti di Rodi, i visitatori possono ripercorrere i terribili eventi di quell’estate del 1944, quando la comunità ebraica di Rodi, un tempo fiorente, venne praticamente annientata dai nazisti.
Uno dei punti centrali dell’esposizione è una grande mappa che illustra in dettaglio il tragitto della deportazione, offrendo una visione chiara del tragico viaggio che portò queste famiglie dalla tranquillità della loro isola alla brutalità di Auschwitz. Le testimonianze dei sopravvissuti, raccolte negli anni ’90 dal Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) per il progetto “L’Archivio della Memoria”, sono presentate per la prima volta in pubblico. Tra queste, di particolare rilievo è l’intervista a Sami Modiano , uno degli ultimi sopravvissuti alla deportazione.
I visitatori avranno inoltre la possibilità di approfondire ulteriormente la storia attraverso una postazione interattiva “Ebrei di Rodi. Eclissi di una comunità 1944-2024” del CDEC, che offre accesso a risorse digitali, documenti storici e ulteriori testimonianze.
Questa mostra non è solo un racconto di sofferenza, ma rappresenta anche una riflessione sul valore della memoria e sull’importanza di tramandare le storie delle vittime della Shoah alle generazioni future.
“Ricordare la storia di ogni singola comunità colpita significa difendere l’umanità dall’oblio e dall’indifferenza”.
– Mario Venezia , Presidente della Fondazione Museo della Shoah
Perchè visitare la mostra:
- Un evento storico unico : Questa mostra rappresenta una rara opportunità per scoprire la storia della comunità ebraica sefardita di Rodi e Kos, una delle vicende più tragiche e meno conosciute della Shoah.
- Testimonianze inedite : Attraverso le video testimonianze dei sopravvissuti raccolte dal CDEC, tra cui l’intervista esclusiva a Sami Modiano , i visitatori potranno assistere per la prima volta i racconti di chi ha vissuto in prima persona quegli orrori.
- Materiale storico di grande impatto : La mostra include fotografie originali degli anni ’30 , una mappa dettagliata del viaggio della deportazione e filmati storici che ricostruiscono il viaggio da Rodi ad Auschwitz.
- Un percorso educativo e interattivo : Grazie alla postazione interattiva e al portale digitale “Ebrei di Rodi”, i visitatori potranno esplorare ulteriormente la storia e accedere a documenti e risorse digitali, rendendo la visita un’esperienza formativa ed emozionante.
- Un’opportunità di riflessione sulla memoria : La mostra offre uno spazio di riflessione collettiva sull’importanza della memoria storica, promuovendo l’importanza del valore di preservare il ricordo per le generazioni future.
- Accesso libero e contenuti di alto valore culturale : L’ingresso alla mostra è gratuito, ma grazie alla qualità dei contenuti e della ricerca storica, rappresenta un evento culturale di altissimo livello.
Ingresso libero – Prenotazione obbligatoria per i gruppi
———————–
Visita la Mostra
- Data di apertura : 20 settembre 2024 – 7 gennaio 2025
- Orari di apertura :
- Domenica – Giovedì: 10:00 – 17:00
- Venerdì: 10:00 – 13:00
- Chiuso il sabato e durante le festività ebraiche
- Ingresso : Libero
- Prenotazione obbligatoria per i gruppi.
———————–
Dove trovarci
Casina dei Vallati
Via del Portico d’Ottavia, 29
Roma, Italia
Come arrivare