In occasione della ricorrenza del 16 ottobre 1943, a 77 anni dalla razzia degli ebrei di Roma, la Fondazione Museo della Shoah ha prodotto il documentario “Roma e la Shoah. Luoghi e storie della persecuzione”.
Diretto da Dario Prosperini, scritto da Amedeo Osti Guerrazzi e prodotto dalla Fondazione Museo della Shoah racconta le storie della persecuzione antiebraica durante l’occupazione tedesca. L’autore Amedeo Osti Guerrazzi accompagna il pubblico per le vie e le piazze di Roma, ripercorrendo le tappe principali della deportazione degli ebrei, alla ricerca di personaggi ed episodi poco conosciuti o inediti, che permettono di avere una visione nuova non solo della Shoah romana, ma della vita della città stessa.
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el documentario sono i luoghi a parlare, raccontando storie fatte di intrecci, fughe, tragedie, delazioni e gesti di umana solidarietà. I luoghi sono il Portico d’Ottavia, Regina Coeli, Piazza Farnese, Olevano Romano: le zone simbolo di una deportazione che ha visto gli italiani protagonisti, assieme ai nazisti, come vittime e come carnefici, come criminali, come salvatori e come spettatori. Il documentario è arricchito da documenti e immagini dell’epoca.
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l racconto prende le mosse dall’alba del 16 ottobre del ’43, quando con la razzia del ghetto di Roma, a Portico d’Ottavia, avviene il primo grande arresto di massa degli ebrei in Italia. Le storie sono quelle delle bande di polizia, che imperversarono in città nella prima metà del 1944, e dei sopravvissuti, tra i quali i testimoni Emanuele Di Porto e Marco Di Porto, che dopo 70 anni torna per la prima volta nel rifugio dove rimase nascosto nella Roma occupata.
Le fonti sono quelle dei processi che si tennero nella Capitale dopo la guerra, e che per anni sono stati ignorati dalla storiografia, coprendo con un velo di oblio storie terribili, ma anche vicende straordinarie di coraggio.