Il 22 gennaio, in occasione della Settimana della Memoria, la Fondazione Museo della Shoah ha promosso lo spettacolo teatrale “A testa alta. Storia di Moretto”.
Tra il 1938 e il 1944, Pacifico Di Consiglio, meglio conosciuto come “Moretto”, non si arrese mai alla dittatura italiana e non chinò la testa davanti all’occupazione straniera. Con il suo imprevedibile gancio destro combatté contro l’arroganza nazista, entrando a far parte a pieno titolo di quella grande generazione di “pugilatori” che negli stessi anni si formava dentro la comunità ebraica, da Lazzaro Anticoli a Lello Efrati, da Giacomo Di Segni a Settimio Terracina.
Per raccontare questa storia emozionante, romantica e avventurosa, sono andati in scena, davanti ad una sala gremita da 500 persone, con l’autore e regista Antonello Capurso, anche Micol Pavoncello e Ludovico Fremont.
Lo spettacolo è ispirato al libro “Duello nel ghetto” di Maurizio Molinari ed Amedeo Osti Guerrazzi.
Sono intervenuti il Magnifico Rettore di Roma Tre il Prof. Luca Pietromarchi e il Presidente della Fondazione Museo della Shoah Mario Venezia che ha dichiarato “La Fondazione è particolarmente orgogliosa di presentare questo lavoro, che racconta un personaggio dalla storia così affascinante come quella di Moretto. Un uomo che ha avuto il coraggio di ribellarsi, di combattere, di rimanere a testa alta”.
Ringraziamo l’ Università degli Studi Roma Tre e la Fondazione Teatro Palladium per il prezioso contributo.